Da quando ho rilasciato il primo libro italiano sul nervo Vago il 20 agosto dell’anno 2020 ho iniziato a notare un’attenzione sempre crescente sul nervo vagabondo e questo per me è davvero fantastico.

 

Il motivo?

L’ho racchiuso nel mio piccante slogan: non puoi escludere il tuo nervo Vago dal tuo processo di rimessa in forma e di rinforzo immunitario perché se lo farai sarà a tuo rischio o pericolo.

Molto semplice.

Il nervo vagabondo (dal termine latino vagus = vagabondo in italiano) è un nervo cruciale per mantenere salute e benessere ai massimi livelli.

Ma non tutti sembrano pensarla così.

Infatti nella nostra nazione le azioni preventive e non solo di stimolazione e di rafforzamento del nervo Vago allo scopo di aumentare la qualità della vita dei nostri connazionali sono pressochè, per non dire totalmente, assenti.

Alcuni degli errori che si continuano a commettere quando si percepisce di avere un nervo Vago poco efficiente sono racchiusi in questi tre punti:

  • Si pensa di essere affetti o colpiti da malattie più o meno gravi.
  • Si corre subito dal medico in preda ad ansia e disperazione.
  • A seguito di prescrizione medica ci si sottopone a decine e decine di esami clinici.

 

Risultato?

Nulla.

Zero.

Niente.

 

Perché tutte le nostre azioni e le nostre premonizioni in termini di salute e benessere spesso ci conducono verso il nulla di fatto?

Esami per il nervo Vago

La risposta è semplicissima: perché non abbiamo nulla di cui preoccuparci e soprattutto perché il nervo Vago è un super sistema che va in disfunzione nel 99,99% dei casi a causa delle nostre abitudini di vita.

Solo in uno 0,01% risulta essere danneggiato a causa di traumi diretti.

Non riuscendo ad ottenere le risposte sperate la nostra ansia e la nostra disperazione aumentano perché ad un certo punto non sappiamo più cosa fare e l’unica soluzione che spesso viene proposta termina sempre con le solite prescrizioni farmacologiche emesse anche perchè i professionisti della salute non sanno a volta che pesci pigliare e piuttosto che esprimersi con un non so tentano di mettere una toppa sulla sua situazione che a volte si rivela peggiore del buco.

Che tu possa essere un mio o una mia potenziale paziente sono certo che almeno una volta nella vita tu ti sia trovata o trovato in questa situazione.

 

Da collega quanti pazienti o clienti arrivano nel tuo studio imbottiti e tramortiti da anni di farmaci sebbene la soluzione in molti casi avrebbe richiesto maggiore semplicità e un po’ più di attenzione?

Ma non è solo questo il problema.

Oltre a tutto quanto appena visto in Italia non sono presenti molte informazioni sul reale motivo per cui dovremmo agire per stimolare con regolarità il nervo Vago allo scopo di ottenere una salute migliore.

Analizziamoli insieme.

Se hai già letto alcuni dei miei post sai che un po’ di tempo fa ho messo l’accento su ernia iatale e sulla sua relazione con il nervo vago.

Agire sul miglioramento, ove possibile, di questo disturbo e sulla condizione definita leaky gut (permeabilità intestinale) rappresenta un qualcosa su cui iniziare a lavorare per dare una marcia in più al nervo Vago.

 

Perché affermo questo?

Il mio obiettivo principale come osteopata e come professionista della medicina integrata (o alternativa come si era soliti denominarla) è aiutare le persone a guarire se stesse stimolando i naturali meccanismi di autoguarigione che il corpo possiede anziché continuare a vedere persone bloccate per anni dietro uno spasmodico e dannoso consumo di farmaci o impegnate a seguire inutili e rigide diete che non saranno mai in grado di affrontare i reali problemi.

Ma per oggi niente cibo e medicine: l’argomento è il nervo Vago.

 

Anche se ho affrontato l’argomento più e più volte la domanda che sto per fare non può mai essere messa in secondo piano: perché è importante il nervo Vago?

Prima di rispondere è necessario soffermarsi su alcuni dei principali dettagli anatomici del nervo pneumogastrico.

Il nervo Vago (pneumogastrico è uno dei suoi numerosi appellativi) è un nervo che origina dal tronco cerebrale per poi, dopo aver attraversato collo, torace e addome, terminare la propria corsa benefica nell’intestino.

Nervo vago: sintomi di infiammazione e crisi vaso-vagale

 

È il più lungo dei nostri nervi cranici e controlla il nostro sistema nervoso parasimpatico (definito dagli inglesi Rest and Digest), quel sistema deputato a queste tre principali attività:

  • Rilassamento
  • Riposo
  • Digestione

 

Questo sistema a causa delle nostre abitudini di vita tende ad esser continuamente messo sotto pressione quando sono presenti per troppo tempo per esempio una dieta povera in termini nutrizionali (eccesso di zuccheri e/o eccessiva presenza di alimenti raffinati) o bassa in calorie per un periodo eccessivamente lungo, troppo stress sia fisico che mentale, infezioni e molto altro ancora.

Il nervo Vago svolge anche un ruolo nella prevenzione dell’infiammazione generalizzata del corpo come spiegato nel mio libro Corona Vagus, nel permetterci di respirare, nella mantenere in salute il cuore (regolarizza la frequenza cardiaca), ci aiuta a rilassarci, è utile per spegnere il nostro sistema nervoso simpatico (è il sistema che si attiva prepotentemente quando siamo sotto stress o quando percepiamo ansia eccessiva) e tra le altre cose è in grado di aiutarci nella formazione dei nostri ricordi.

Il nervo Vago è ovunque: nell’intestino, nel cuore, nel fegato, nei polmoni, nella gola e in ogni (quasi) area del nostro organismo.

Grazie alla sua onnipresenza è il principale responsabile della comunicazione tra corpo, intestino e cervello.

 

A questo punto è necessario, prima di proseguire, porci una domanda: perché il nervo Vago ad un certo punto della nostra vita può irritarsi, infiammarsi o iniziare a lavorare in maniera meno efficiente?

Ecco alcune delle cause più comuni.

 

CAUSA N°1:  Ernia Iatale

Esistono differenti motivi soprattutto legati, come già indicato in alto, al nostro stile di vita occidentale ma in alcuni casi è presente una ragione che la medicina tende a non collegare ad un suo scarso funzionamento: l’ernia iatale.

E questa può trasformarsi in breve, se non trattata a dovere, in un grande problema.

Per molti anni può anche rappresentare un problema di salute silenzioso in quanto non sempre causa sintomi tali da procurare un abbassamento della qualità di vita.

Le manifestazioni più comuni di presenza di ernia iatale includono:

  • Fame d’aria.
  • GERD o reflusso acido.
  • Palpitazioni cardiache: quando la frequenza cardiaca aumenta senza una ragione apparente è possibile che l’ernia stia premendo sul nervo Vago non permettendo al cuore di funzionare al meglio.
  • Spasmi esofagei.
  • Difficoltà a inspirare profondamente.

 

Uno dei problemi più fastidiosi che possono verificarsi a causa della presenza di ernia iatale e di conseguente irritazione del nervo vago sono le crisi vasovagali.

 

In che modo si manifesta una crisi vasovagale?

Attraverso alcuni sintomi come i seguenti:

  • Palpitazioni cardiache.
  • Brividi e sensazione di freddo.
  • Eccessiva stanchezza ed eccessiva affaticabilità (soprattutto al termine della crisi).
  • Necessità di riposare.

 

Dopo quanto appena affrontato quali sono le soluzioni per porre rimedio quando è presente un’ernia iatale?

Il modo allopatico sarebbe quello di eseguire un’endoscopia per confermare e, a seconda della gravità, se eseguire un intervento chirurgico (che raramente darà risultati in quanto non eliminando la reale causa l’ernia iatale potrà in seguito ricomparire) o semplicemente effettuare delle azioni per gestire e rendere meno innocuo il reflusso gastro-esofageo (GERD) presente.

Si tratta di azioni il più delle volte inconcludenti perché votate al silenziamento del sintomo e non alla ricerca della causa che in breve tempo, terminato l’effetto farmacologico, tornerà a dar noia ancora una volta.

 

CAUSA NUMERO 2: Alterazione della funzionalità intestinale e squilibri nutrizionali.

Quando si è affetti da permeabilità intestinale, come spiegato in questo capitolo del mio primo libro,  lo stomaco tende ad infiammarsi e ad irritarsi.

Oltre a questo una scarsa funzionalità intestinale può indurre ad una carenza di assorbimento di minerali, come ad esempio di magnesio e potassio,  aumentando il rischio di ulteriore indebolimento della nostra muscolatura sia liscia che striata.

E dal momento che le pareti del nostro stomaco e del nostro esofago sono costituite anch’esse da muscolatura liscia questi organi saranno interessati da questo malfunzionamento.

L’ indebolimento muscolare gastrico ed esofageo rappresentano la causa principale di insorgenza di ernia iatale in quanto lo sfintere esofageo, il cardias, composto anch’esso da muscolatura liscia, si indebolisce facilitando la risalita e l’intrappolamento dello stomaco nello iato esofageo (un pertugio presente nel muscolo diaframma) dando luogo al noto disturbo da ernia iatale.

Ecco perché la salute del nostro intestino è fondamentale sia per permetterci di funzionare al meglio e sia per migliorare l’assorbimento dei nostri nutrienti la cui assenza produrrà inevitabili conseguenze.

Ernia itale sintomi

 

CAUSA N°3: infezioni croniche e nervo vago.

Le infezioni croniche di varia natura possono stressare il nostro sistema nervoso.

In caso di stress nervoso eccessivo assisteremo ad un aumento dei fenomeni da infiammazione generalizzata che inducono il nervo Vago ad attivarsi per porre fine o per rendere innocui questi fenomeni infiammatori.

Non è tuttavia sempre così.

Se il nostro nervo Vago è già scarico o fiaccato da anni di errori nutrizionali e comportamentali la sua capacità di farci ritrovare il nostro ormonale, immunitario, nervoso e metabolico perduto sarà molto ridotta.

Quasi prossima allo zero.

Ma c’è un qualcosa che deve iniziare a rassicurarci: la connessione presente tra insorgenza di disturbi vari e bassa attività del nervo Vago sta guadagnando sempre più popolarità sebbene gli scienziati, solo di recente, stiano prestando maggiore attenzione al nervo vagabondo.

Ci vorrà del tempo per comprendere tutto questo ma la strada sembra quella giusta anche se nel nostro paese, patria dell’analfabetismo funzionale, servirà, mantenendo sempre al massimo i nostri pensieri positivi, solo qualche decennio in più.

 

CAUSA N°4: traumi e sistema nervoso

Un altro problema comune che può causare alterazioni di funzionamento del nostro sistema nervoso sono i traumi.

Anche questo argomento sta finalmente guadagnando popolarità poiché sempre più persone stanno iniziando a rendersi conto del vero impatto che i traumi hanno ha sul nostro benessere fisico, mentale ed emotivo.

I differenti tipi di traumi che potremmo sperimentare nella nostra vita possono porre l’intero corpo in uno stato di stress e disfunzione.

I traumi infantili per esempio tendono a diventare una futura causa di malattie croniche soprattutto in tutte quelle persone che nel tempo non sono intervenute per correggere alterazioni del proprio sistema nervoso.

Ormai sappiamo, grazie agli studi e alla scienza, che non siamo in grado di elaborare un eventuale trauma da bambini e che questo ci seguirà fino all’età adulta fino a quando questo non emergerà ponendoci nelle condizioni, nolenti o volenti, di doverlo affrontare in maniera più o meno agevole.

La stimolazione del nervo Vago, invasiva, non invasiva o naturale, con tutte le implicazioni positive sul miglioramento del nostro stato emozionale e nel renderci maggiormente propositivi e positivi nell’affrontare le sfide che la vita ci mette davanti può essere una delle migliori soluzioni a nostra disposizione per dare sollievo alla nostra mente.

 

Dopo tutto questo dire esistono delle azioni da mettere subito in pratica per stimolare e per migliorare la forza del nervo Vago?

Ecco alcune tra le più comuni, immediate e semplici da applicare:

 

  • Prenditi cura del tuo intestino: ne ho parlato in questo mio post.
  • Bilancia i tuoi minerali per aiutare a guarire e rafforzare la salute di muscoli e nervi: un integrazione di magnesio, potassio e zinco, considerando le stressanti condizioni di vita attuali, sono consigliabili.
  • Agisci per rendere innocui, come spiegato nell’articolo che stai leggendo, se presenti, ernia iatale e reflusso gastrico in modo tale da non irritare costantemente il nervo Vago.
  • Canticchia o canta ogni giorno: queste azioni sono molto utili per stimolare il nervo Vago.
  • Effettua dei gargarismi durante la giornata (meglio se di sera): anche questa routine sarà in grado di aumentare l’attività del tuo nervo Vago.
  • Segui delle lezioni di yoga: questa disciplina rappresenta una delle pratiche migliori per aumentare il rilassamento corporeo e quindi una maggiore attività del tuo nervo Vago.
  • Medita almeno 2-3 volte a settimana.
  • Riduci le fonti di stress nella tua vita: anche se questo può sembrarti scontato senza agire su questo punto difficilmente potrai tirarti fuori dalle sabbie mobili che da anni tentano di inghiottirti.
  • Svolgi esercizi di respirazione rilassanti e che siano in grado di stimolare al meglio nervo Vago e sistema Parasimpatico: trovi un tecnica utile in questo articolo sul sonno.
  • Ridi un po’ di più! Esiste un legame profondo tra la risata, la salute del nervo vago e il sistema immunitario.

 

Se la vita è ultimamente stressante  e non trovi molto per cui rallegrarti e ridere datti comunque da fare: guarda video divertenti di gatti online, il tuo film comico preferito o tutto ciò che ti farà ridere o sorridere.

Non sottovalutare questo aspetto!

A volte la leggerezza e prendere la cose della vita in maniera più superficiale facendoti scivolare addosso tutte quelle cose che non meritano la tua attenzione può rivelarsi il tuo più prezioso alleato.

 

Lo so: ho scritto davvero molto.

È giunta l’ora di metter giù la penna.

 

Lunga vita al tuo nervo Vago.

A presto

 

 

Danilo

 

 

 

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