Prima di passare alla spiegazione ‘semplice’ della teoria polivagale inizio con una breve ma importante premessa sul sistema nervoso autonomo.

La visione comune sul sistema nervoso autonomo prevedeva l’alternanza tra eccitazione e rilassamento attraverso l’avvicendamento tra sistema nervoso simpatico e sistema nervoso parasimpatico.

Chiarisco questo punto se non sei un addetto o un’addetta ai lavori.

 Quando ti surriscaldi, ti arrabbi, devi correre o svolgere compiti impegnativi il tuo corpo si ‘attiva’ e si ‘eccita’ aumentando l’attività di un sistema ‘automatico’ definito sistema nervoso simpatico.

Memorizza questo punto: ‘quando mi arrabbio, mi surriscaldo, devo correre o quando devo svolgere compiti impegnativi sia dal punto di vista fisico che mentale lo faccio grazie al mio sistema nervoso simpatico’.

 

Memorizzato questo passaggio?

Andiamo avanti.

Quando al contrario inizi a rilassarti, quando digerisci, quando vai in bagno e quando, di notte, cadi in un sonno profondo lo fai grazie all’attivazione del cugino ‘buono’, il sistema parasimpatico.

Secondo passaggio importante da memorizzare per te: ‘quando mi rilasso, digerisco, quando vado in bagno e quando, di notte, mi addormento lo devo al sistema parasimpatico’.

Il sistema simpatico è definito ‘sistema di attacco e fuga’ mentre il parasimpatico è definito il ‘sistema del riposo e della digestione’.

Il Sistema Nervoso Autonomo

In contrasto al sistema simpatico che si attiva in casi di paura o minaccia, il parasimpatico si attiva allo scopo di farti rilassare.

Questo equilibrio per te è fondamentale per mantenere uno stato di ottimo funzionamento del tuo sistema nervoso e del tuo corpo in generale.

Quando questa ‘regolarità’ viene meno il tuo corpo inizia a rispondere in maniera alterata sia dal punto di vista ormonale che nervoso.

Ne risentiranno inoltre il tuo sistema immunitario e il tuo metabolismo.

 

Cosa c’entra il Nervo Vago con tutto questo?

Benessere emotivo e benessere fisico sono strettamente correlati.

Per esempio se soffri di mal di testa credo sia molto difficile per te fare i salti di gioia: questo vale sia per te e sia per ogni persona che soffre di emicranie ricorrenti.

Dall’altro canto se hai goduto di un ottimo pasto, se hai dormito bene e se hai svolto il tuo programma di allenamento, tra le altre cose, godrai di un maggior livello di soddisfazione e di energia.

Tuttavia nonostante molte persone siano in grado di percepire queste sensazioni, solo poche, o forse nessuna ha idea del fatto che un corretto funzionamento del nervo vago sia essenziale per sentirsi emotivamente stabili, per godere di un’ottima salute e per percepire maggiore vitalità.

 

Nervo vago: uno sguardo alla sua storia.

L’anatomia dei nervi presenti nel tuo corpo umano ha a che fare con la relazione che questi hanno con i tuoi muscoli, con le tue ossa, la tua pelle e i tuoi organi mentre la fisiologia ha a che fare con la funzione che questi nervi hanno.

Il primo a parlare di nervo vago nel corso della storia fu un medico greco Galeno di Pergamo poco dopo l’anno 150.

Cos è il nervo vago?

Negli anni a seguire  i medici e tutti i vari professionisti della salute si sono basati sugli studi di Galeno per stabilire in maniera definitiva che il sistema nervoso autonomo sia diviso in 2 parti: il sistema nervoso simpatico e parasimpatico.

Per memorizzare questa suddivisione tieni sempre a mente quello che ho detto per te nelle righe in alto.

 

La teoria Polivagale

Stephen Porges, professore nel dipartimento di psichiatria presso l’Università della Carolina del Nord a Chapel Hill, nel 2011 descrisse per la prima volta, attraverso la sua teoria polivagale, un nuovo modo di interpretare il sistema nervoso autonomo.

Non parla più di 2 sistemi antagonisti, simpatico e parasimpatico, ma di 3 livelli progressivi che si attivano in base alla tua percezione di pericolo.

Vediamo con calma questo passaggio.

Da qui in poi il mio articolo diventerà un filino più tecnico: sebbene farò del mio meglio per aiutarti a comprendere meglio tutto questo su alcuni passaggio dovrai concentrati un po’ per capire come mai spesso sei preda di alcune reazioni emotive che a volte ti sono inspiegabili.

 

 

 

 

Le due branche del Nervo Vago

La branca dorsale e la branca ventrale del nervo vago derivano da due differenti aree chi si trovano sia nel cervello sia nel midollo allungato.

Seguono inoltre differenti percorsi e hanno anche funzioni diverse.

Sono separate e distinte e non esiste alcuna relazione tra di loro.

 

Perché questo aspetto è così importante?

Prima della teoria polivagale non esisteva nessuna suddivisione in 2 branche del nervo vago: la branca ventrale era fusa al resto del nervo vago.

A causa di tutto questo si è creata per molti anni un’enorme confusione riguardo il funzionamento del sistema nervoso autonomo.

La teoria polivagale di Porges definisce in maniera chiara la differenza tra le due branche del nervo vago.

Le radice dorsale e ventrale derivano da differenti aree.

La radice ventrale deriva dal lato ventrale del midollo allungato mentre la radice dorsale nasce dal pavimento del quarto ventricolo.

Le due branche del nervo vago possono determinare stati di immobilizzazione.

Questo è in contrasto con l’azione dei nervi del sistema nervoso simpatico che comportano una risposta definita di flight o fight: tradotto in Italiano significa fuggi o lotta.

Tuttavia, gli eventuali stadi di immobilizzazione sono associati alle varie tipologie di comportamento che puoi assumere.

 

Gli effetti dell’attività del circuito vagale ventrale

I mammiferi, inclusi gli esseri umani, hanno sviluppato nel tempo un sistema nervoso che include entrambi i canali comunicativi: dorsale e ventrale.

Tieni a mente: solo i mammiferi possiedono il circuito ventrale.

Per attivare questi circuiti gli individui devono sentirsi in condizioni di comfort massimo in qualsiasi ambiente essi si trovino.

Quando attivato, il ramo ventrale da risalto alla partecipazione sociale.

La partecipazione sociale è un po’ più intricata rispetto al semplice doversi rilassare.

Quando il tuo ramo ventrale è attivato, tendi a rilassarti, non temi nulla e tendi ad essere immune ai fenomeni da stress.

D’altro canto quando non sei socialmente impegnato, puoi sperimentare la sensazione di voler fuggire o tendi a bloccarti rallentando la tua capacità di azione e tendi a percepire stati simili alla depressione.

E’ importante che tu comprenda questo passaggio: l’attivazione dei vari nervi del sistema simpatico non avviene solo quando siamo spaventati o quando vogliamo fuggire.

Quando ti senti al sicuro, per esempio, il sistema simpatico si attiva quando inspiri permettendo alla pressione arteriosa di salire e al cuore di battere più velocemente.

Se a questo punto tentassi di ascoltare le pulsazioni attraverso il tuo polso radiale ( o anche carotideo ) ti renderesti conto di una loro maggiore durezza.

Ad ogni modo, ogni volta che tendi ad espirare il tuo battito cardiaco diminuisce unitamente alla tua pressione arteriosa e il tuo polso radiale diventa più ‘morbido’.

Per esempio se sei un terapista, conoscendo bene i punti sui quali posizionarti, potresti utilizzare le tue dita per percepire le variazioni nella densità del tuo polso radiale nel momento in cui inspiri e poi quando espiri valutando così l’attivazione del sistema simpatico e della branca ventrale del nervo vago.

Se non percepisci alcun tipo di variazione allora significa che è presente una qualche alterazione del sistema nervoso.

 

Attacco o fuga

Questa risposta colpisce la tua fisiologia quando si attiva per preservare la tua sopravvivenza di fronte ad una minaccia improvvisa.

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Quando questo accade i tuoi muscoli si irrigidiscono mentre il tuo cuore inizia a pompare un maggior quantitativo di sangue ai muscoli per rifornirli e per renderli maggiormente reattivi.

I tuoi bronchi si dilatano per permettere un maggior approvvigionamento di ossigeno da parte dei tuoi polmoni verso sangue e cellule.

I prodotti di scarto del tuo metabolismo sono eliminati in maniera corretta quando respiri in maniera migliore.

I rettili per esempio, quando si trovano in una condizione di stress percepito elevato, riescono a muoversi con maggiore forza o velocità.

Lo stesso sistema spinale simpatico permette agli esseri umani di utilizzare lo stato di stress nel quale si trovano come strategia difensiva per combattere o per fuggire dalla minaccia che hanno di fronte.

Per esempio, quando tuo figlio gioca ai videogame attiva temporaneamente il sistema di attacco a fuga.

Il problema non si pone quando il gioco è sporadico ma quando questo diventa un’abitudine ricorrente: il sistema di attacco e fuga si attiva in maniera persistente.

 

Ti è mai capitato di assistere a scene di aggressività verbale dopo aver vietato a tuoi figlio di continuare a giocare al suo videogame preferito?

Il motivo è da imputare all’attivazione del sistema di attacco e fuga.

 

Un nuovo modo di interpretare lo Stress.

Sebbene molte persone riferiscano continuamente di essere stressate la maggior parte di loro si trova in realtà in uno stato di attivazione vagale dorsale.

Per dirla tutta percepiscono degli stati emotivi equiparabili a quelli depressivi.

Questo potrebbe essere collegato a vari traumi legati al passato.

La teoria polivagale descrive questo stato di attivazione della branca dorsale del nervo vago.

I tre circuiti del sistema nervoso autonomo sono strutturati in base a degli step progressivi ben stabiliti.

Il ramo ventrale si posiziona in cima a questa scala, è seguito dalla catena laterovertebrale del sistema simpatico e poi dal circuito vagale dorsale che si posiziona alla base della scala.

Nei due livelli inferiori il ramo ventrale del vago è inibito.

L’attività del circuito vagale sposta la persona direttamente da un atteggiamento di chiusura o di ‘depressione’ verso uno stato di attivazione vagale ventrale.

Subito dopo arriva e si attiva in maniera importante la catena laterovertebrale del sistema simpatico.

Correre, nuotare o altre forme di esercizio che stimolano la cosiddetta risposta ‘fight or flight’ ( attacco o fuga ) del sistema simpatico ti aiutano a tirarti fuori da stati depressivi.

Per questo si consiglia, alle persone affette da depressione, di svolgere attività fisica con una certa regolarità per ridurre gli effetti e i sintomi della depressione stessa.

Ad esempio i farmaci antidepressivi lavorano proprio in quest’ottica: stressano chimicamente il corpo attivando temporaneamente l’azione del sistema simpatico.

Ad ogni modo gli antidepressivi non sono in grado donarti la cosiddetta partecipazione sociale e hanno a medio lungo termine effetti collaterali indesiderati.

Ciao

 

Danilo

 

 

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